Attore teatrale e cinematografico italiano.
Figlio d'arte, cominciò a recitare nella modesta compagnia paterna quando
ancora era giovanissimo. Maturò la sua recitazione misurata e naturale,
ma ricca di slanci impetuosi, durante lunghi anni di faticoso noviziato in
compagnie girovaghe. Nel 1884 entrò in quella di Giovanni Emanuel (attore
e capocomico), come primo attore giovane; in seguito fu primo attore in diverse
altre compagnie e dal 1897 divenne capocomico con un repertorio composto
prevalentemente da testi del teatro verista e nordico (Turgenev, Ibsen, Tolstoj,
Hauptmann, Strindberg, Rovetta ed altri). Nel 1899 formò con la Duse una
compagnia per un breve giro di recite in Italia: l'unione artistica dei due
grandi attori fu caratterizzata da polemiche e discussioni. La successiva
attività di
Z., sia in Italia che all'estero, fu accompagnata da
fama internazionale, benché l'attore indulgesse sempre più
frequentemente ad un repertorio di impegno religioso. Tra le sue più
acclamate interpretazioni ricordiamo
Gli spettri di Ibsen e
La morte
civile di Giacometti. Più tardi legò il suo nome anche alla
celeberrima interpretazione del
Cardinale Lambertini di A. Testoni.
L'arte di questo attore così ricca di annotazioni realistiche,
trovò nel cinema un congeniale mezzo di espressione in misura molto
maggiore di quanto non avvenne per altri grandi nomi della contemporanea scena
italiana (Montecchio, Reggio Emilia 1857 - Viareggio, Lucca 1948).